In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, cogliamo l’occasione per ricordarvi che non citare correttamente le fonti nella vostra tesi può farvi incorrere nel reato di plagio. Di seguito vi spieghiamo le differenze tra i due tipi di notazione e tutte le regole per scrivere riferimenti bibliografici perfetti!
Esistono due tipi di notazione: britannico e francese, ed è necessario scegliere una delle due notazioni utilizzandola per tutta la tesi: Francese – prevede il rimando in nota – o britannica – sistema autore/data.
La notazione francese:
Prevede, per la prima citazione, il riferimento bibliografico completo (autore, titolo dell’opera, editore, luogo di pubblicazione, anno di pubblicazione, eventuale pagina).
Come fare se ci sono più citazioni? Per le citazioni successive alla prima non è necessario inserire tutte queste informazioni. Per le successive basterà: autore, titolo, op. cit., [p. …]
Ad esempio, la prima nota sarà:
M. Morcellini, Passaggio al futuro. La socializzazione nell’età dei mass media, Franco Angeli, Milano, 1994.
La seconda invece:
Morcellini, Passaggio al futuro, op.cit., p. 10.
Se per quell’autore esistono più testi in bibliografia, e se viene citato solo quel testo
Morcellini, op.cit., p. 10.
Se citate consecutivamente lo stesso testo basta scrivere in nota ibi. o ibidem, con l’aggiunta del numero di pagina se le citazioni si riferiscono a pagine diverse.
Dove si mette la nota? Tutti i programmi di scrittura creano note. Nel testo il rinvio di nota – che verrà espresso con un numero arabo in corpo piccolo e in apice accanto alla parola annotata – deve andare prima dell’eventuale punteggiatura e dopo l’eventuale parentesi chiusa. Vedi i seguenti esempi:
per far partire l’eco2.
per far partire l’eco…”2.
per far partire l’eco…”)2.
La notazione inglese:
Nel testo viene inserito tra parentesi l’autore e la data di pubblicazione originale del riferimento bibliografico. Con l’aggiunta della pagina in caso di citazione. In questo caso è importante inserire il testo in bibliografia. Il rinvio al testo può avvenire sia nel testo che in nota in questo modo:
(Bianchi 2006)
(Bianchi 2006, p. 12)
(Bianchi 2006, pp. 15-16)
Come fare se ci sono più autori? Se gli autori sono più di uno, i loro cognomi verranno separati da una virgola:
(Marcus, Fischer 1984)
(Marcus, Fischer 1984, pp. 120-121)
Se gli autori sono molti – di norma almeno tre autori – si può indicare con il cognome del primo autore seguito dall’indicazione in tondo “et al.”:
(Bellah et al. 1991) rinvierà a: Bellah, R. N., Madsen, R., Sullivan, W.M., Swidler, A., Tipton, S. M., 1991, The Good Society, New York, Knopf.
Quale anno? Il sistema autore-data è una notazione convenzionale che viene utilizzata anche nel caso di testi in
lingua straniera di cui esista una traduzione italiana. La data da indicare nel rinvio sarà sempre quella dell’edizione originale in lingua straniera, con la stessa sintassi indicata nei criteri generali. I rinvii a pagine specifiche della traduzione saranno indicati secondo i medesimi criteri, segnalando comunque la data dell’edizione originale.
Regole comuni
Se ci sono più opere dello stesso anno: Nel caso che in bibliografia generale siano riportate per uno stesso anno più opere di uno stesso autore, queste saranno distinte con l’aggiunta di una lettera progressiva (a, b, c) a seguire la data di pubblicazione, lettera che andrà indicata anche nel rinvio bibliografico nel testo. Se per esempio, la bibliografia finale riporta le seguenti opere:
Harris, M., 1964a, The Nature of Cultural Things, New York, Random House.
Harris, M., 1964b, Racial Identity in Brazil, «Luso-Brasilian Review», n. 1, p. 21.
Harris, M., 1964c, Patterns of Race in America, New York, Walker.
i rinvii dovranno indicare la lettera corrispondente, per cui saranno del tipo:
(Harris 1964a, p. 78)
(Harris 1964b)
(Harris 1964c, pp. 75-76)
Se ci sono cognomi simili? Nel caso di omonimia tra autori, si riporterà l’iniziale del nome nei rinvii solo se i due autori hanno pubblicazioni che coincidono per data di pubblicazione, altrimenti il normale rimando cognome-data sarà sufficiente per identificare univocamente il testo in bibliografia generale. Così se in bibliografia compaiono
Buttitta, A., 1999, La festa dei morti, Palermo, Sellerio.
Buttitta, I. E., 1999, Le fiamme dei santi, Roma, Meltemi.
allora i rinvii saranno, rispettivamente:
(Buttitta A. 1999)
(Buttitta I. E. 1999)
Ma se in bibliografia ci sono:
Buttitta, A., 1985, Il Natale: arte e tradizioni in Sicilia, Palermo, Guida.
Buttitta, I. E., 1999, Le fiamme dei santi, Roma, Meltemi.
allora i rinvii saranno come di regola, senza le iniziali dei nomi:
(Buttitta 1985, p. 84)
(Buttitta 1999, pp. 63-70)
Come citare da internet? Per citare documenti o pagine presenti nel web occorre usare una procedura simile a quella della bibliografia. Occorre quindi indicare:
– L’autore del testo (se presente)
– Il titolo del testo o della pagina
– Il sito web
– La data di creazione o ultima modifica (se indicata)
– La data dell’ultima consultazione (“quel giorno era lì!”)
– Indirizzo (Url) completo (da http fino alla nome della pagina.htm)
Per questo, consiglio di salvare la pagina appena possibile, appuntandovi URL e data di consultazione.